Con una nota operativa intessuta di passaggi, chiamati “STEP ”, il ministero dell’istruzione e del merito, suggerisce alle istituzioni scolastiche come fare opposizione alle richieste sempre più pressanti e insistenti dell’INPS sugli interessi di rivalsa .
Trincerandosi dietro un parere recente dell’Avvocatura dello STATO, non nuovo nei contenuti, offre strumenti per la difesa; gli stessi che, sulla scorta di precedenti pareri di altre Avvocature, di eguale tenore, DIRIGENTISCUOLA aveva già offerto ai soci e inseriti in Agenda 365.
Ci saremmo aspettati, dopo mesi di inviti, solleciti e diffide inviati da DIRIGENTISCUOLA e incontri risalenti al 5 dicembre 2023, in cui abbiamo incontrato i tecnici del ministero sull’annosa questione PASSWEB, che il MIM esordisse oggi con prese di posizione DEFINITIVE E RISOLUTIVE, capaci di sollevare le scuole da quella che abbiamo sempre definito una molestia burocratica.
E invece ha pensato bene di guidare le scuole e i dirigenti scolastici su come impiegare proficuamente il tempo per ricorrere avverso la pretesa INPS per dire, in sostanza, quello che da mesi sosteniamo e cioè l’illegittimità delle richieste e la nullità delle azioni di rivalsa.
Affermare che le cose procedono ed evolvono sul versante INPS, ci pare l’ennesima BEFFA. Riteniamo di essere al punto di partenza o, comunque, ad un punto fermo.
Per noi la questione dovrà essere risolta ponendo fine alle indebite ingerenze fatte da INPS sulle scuole.
Ci aspettiamo che le interlocuzioni tra amministrazioni centrali, più volte preannunciate ed evidenziate ora nella nota del 25 luglio 2024, portino alla cancellazione definitiva di tutte le azioni di rivalsa e alla scrittura di una nuova pagina che sollevi le scuole da “pesi” strutturalmente ed organizzativamente non sostenibili e i dirigenti scolastici da responsabilità che non possono assumere in nome e per conto dell’INPS.
Cionondimeno, con il consueto spirito di servizio, abbiamo aggiornato il Vademecum già presente in AGENDA365 (online e ver. Telegram)