Con nota prot. n. 30942 del 24.08.2022 la D.G. del personale ha riaperto i termini per lo scorrimento della graduatoria concorsuale, a seguito delle rinunce di 15 aspiranti – al momento questo è il dato fornito – ai nuovi incarichi dirigenziali.
L’indicazione dell’ordine di preferenza, da effettuarsi entro le ore 23:59 del 26 agosto, riguarda le sole regioni in cui si sono resi liberi posti (Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte, Toscana, Veneto) e coinvolge i candidati utilmente collocati dalla posizione 3239 alla posizione 3270.
Il numero delle rinunce, 15 su 317, non è poca cosa, se si considera che ci si aggira intorno al 5% degli aspiranti ai nuovi incarichi dirigenziali. Una percentuale che va a sommarsi alle già numerose rinunce degli anni scorsi e che conferma, ancora una volta, i macroscopici errori commessi dall’Amministrazione nella gestione della graduatoria del concorso 2017.
L’applicazione dei criteri proposti da DIRIGENTISCUOLA sin dalla pubblicazione della graduatoria finale del concorso avrebbe evitato la catastrofe cui abbiamo assistito e cui si fa fatica a rimediare, anche perché, negli anni successivi, l’Amministrazione si è sempre mostrata riluttante a correggere il tiro, temendo l’avvio di una lunga stagione di ricorsi.
Non che i ricorsi, poi, siano stati evitati! Basti pensare all’ampia casistica di pronunce del giudice del lavoro a causa della mancata applicazione della legge 104/92 nell’assegnazione delle sedi, che ha costretto molti neodirigenti a sobbaccarsi le spese legali per vedersi riconoscere i propri diritti, con conseguenti spese anche per la difesa in giudizio dell’Amministrazione, tutte a carico della collettività.
Una serie di aberrazioni a cascata, le cui conseguenze saranno ancora a lungo causa di sofferenza per l’intero sistema, mentre i responsabili di questo scempio continuano ad operare serenamente nei propri templi…