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SICUREZZA E PCTO: TAVOLO TECNICO AL MINISTERO

SICUREZZA E PCTO: TAVOLO TECNICO AL MINISTERO

Il 12 gennaio scorso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali ha avviato il Tavolo in materia di sicurezza sul lavoro; tra i temi da affrontare, è emerso quello sui PCTO (ex Alternanza scuola lavoro), che è stato oggetto di un’odierna convocazione del Ministero dell’Istruzione e del Merito.

L’incontro, da poco concluso, ha avuto un profilo tecnico ed ha visto coinvolti, oltre ai Ministeri del lavoro e della salute, la Conferenza Stato-Regioni, le organizzazioni sindacali ed i principali organismi di rappresentanza dei diversi settori produttivi.

Le istituzioni sono state sensibilizzate al problema anche a seguito del tragico incidente occorso lo scorso novembre ad uno studente diciottenne nel corso di uno stage in azienda, vicenda che ha destato scalpore anche per il mancato riconoscimento, alla famiglia, di alcun indennizzo, essendo il ragazzo, per l’INAIL, non un lavoratore ma, appunto, uno stagista. Immediato l’annuncio del Governo, che ha manifestato la necessità di promuovere una normativa adeguata alla fattispecie dei PCTO, in termini di sicurezza, avviando un confronto con le parti sociali.

Dopo un ritardo di circa mezz’ora, il Ministro Valditara – nel fermento dei presenti, a causa della scarsa organizzazione nella gestione degli spazi – ha aperto i lavori del Tavolo, cui però non ha presenziato.

È, poi, intervenuta la dr.ssa Carmela Palumbo, nuovo Capo Dipartimento del sistema educativo di istruzione e formazione, che ha gestito i lavori, precisando che la finalità dell’odierno incontro è innanzitutto quella di raccogliere spunti su come affrontare al meglio la questione.

Il Presidente DIRIGENTISCUOLA Attilio Fratta, nel proprio intervento, ha evidenziato la mancata convocazione iniziale di tutte le Confederazioni, segnalata al Ministero, che ha tempestivamente provveduto alle dovute integrazioni. Fratta ha poi messo in evidenza l’assenza di continuità con i Tavoli già insediati in passato sull’argomento; ripartire da zero ad ogni cambio di guardia al Ministero rende i lavori assolutamente improduttivi. Si auspica, pertanto, una razionalizzazione nella gestione di questi Tavoli tecnici, anche allo scopo di finalizzarli ad interventi più settoriali. I PCTO rappresentano senz’altro un’esperienza informativa da incentivare, ma, a livello di gestione strettamente scolastica, sono ancora numerosi i problemi da affrontare, uno per tutti quello legato alla difficoltà ad acquisire la disponibilità dei docenti a svolgere il ruolo di tutor, vista l’assenza di alcun tipo di incentivo.

È, poi, intervenuta la segretaria generale CODIRP, dr.ssa Tiziana Cignarelli, che ha caldeggiato un approccio più concreto al problema della sicurezza, sulla scorta dell’esperienza dei Protocolli elaborati in tempo di pandemia. L’esperienza dei dati INAIL insegna che gli infortuni incidono maggiormente sui lavoratori che si approcciano al mondo del lavoro (i neofiti e gli apprendisti) o a chi ne sta uscendo. La proposta avanzata, pertanto, è quella di prevedere che gli studenti in PCTO vengano collocati in contesti logistici legati alle fasi di progettazione, direzione e supervisione delle attività lavorative, a distanza dai macchinari del ciclo produttivo, collegando poi l’esperienza così acquisita a specializzazioni e percorsi universitari coerentemente riformati. In questa direzione si potrebbero non solo prevenire infortuni ed eventi legati alle malattie professionali, ma anche sfruttare le opportunità offerte dall’industria 4.0.

Tale proposta di coinvolgimento degli studenti in attività a rischio medio-basso ha incontrato anche il favore della dr.ssa Palumbo che, in chiusura, ha assicurato che saranno presi in considerazione tutti i contributi forniti, cui seguiranno le opportune valutazioni politiche. Si agirà nel perimetro di ciò che è consentito dalla legislazione vigente e, laddove necessario, si interverrà anche a livello di modifiche normative.

Alle scuole verranno forniti gli strumenti necessari, con l’invito a sfruttare, nella formazione dei ragazzi, anche le opportunità offerte dalle Linee guida sull’educazione civica, in riferimento al rispetto della salute e dell’integrità fisica.

 

 

 

 

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