La nota AOODGPER 92630 del 21.06.2024 a firma del direttore Filippo Serra, indirizzata ai direttori degli Uffici Scolastici Regionali, modifica i termini di presentazione della domanda di mobilità dei dirigenti, prorogandoli al 28/6/2024.
Quella che potrebbe sembrare, a prima vista, una determinazione volta a dare respiro ai Dirigenti Scolastici, costretti a presentare domanda di mobilità in tempi davvero ristrettissimi, per i ritardi dell’Amministrazione negli adempimenti propedeutici previsti dalla norma pattizia, nella realtà delle cose, è la conseguenza di quanto accaduto ieri al tavolo ministeriale, ossia il fallimento di ciò che l’Amministrazione si ostina a chiamare confronto sulla definizione delle fasce di complessità.
Come noto, avevamo già denunciato il voltafaccia dell’Amministrazione che, prima non rispetta gli accordi sottoscritti con il CIN del 1/8/2022 ed in particolare nella dichiarazione congiunta in calce al CIN stesso, poi chiede di non modificare nulla per il prossimo anno in vista del dimensionamento che disegnerà un nuovo assetto delle istituzioni scolastiche ed infine, appiattita sulla proposta di una sola sigla sindacale, pretende di far passare una proposta che, lungi dal migliorare le condizioni retributive dei dirigenti scolastici, abbassa la retribuzione ad una percentuale considerevole di scuole che dalla 1^ scivolano in 2^ o addirittura in 3^ fascia.
DIRIGENTISCUOLA aveva già detto NO abbandonando il tavolo nell’incontro del 29/05/2024 e disertando per protesta quello di ieri 21/06/2024.
Il subbuglio di ieri al Ministero, ancora una volta ci ha dato ragione!
Adesso il Ministero cerca di prendere tempo facendo slittare le operazioni di mobilità nella speranza di convincere le OO.SS. a sottoscrivere un accordo sulle fasce che nessuna sigla sindacale rappresentativa ha condiviso, fatta eccezione per una sola che, acquiescente con l’Amministrazione, afferma di fare gli interessi dei dirigenti scolastici!
Noi non offendiamo l’intelligenza di nessuno. I dirigenti scolastici sanno comprendere e valutare. Del resto basta porsi una semplice domanda: possibile che su sei OO.SS. rappresentative nell’AREA Istruzione e Ricerca, cinque stiano sbagliando?
DIRIGENTISCUOLA difende la categoria.
Ha avanzato al tavolo proposte migliorative volte a riconoscere la complessità di alcuni Istituti, prima dimenticati, ed è pronta a formulare e mettere a disposizione dell’Amministrazione una propria proposta che, però, nel rispetto delle prerogative di ciascuno e della norma pattizia, deve trovare CONDIVISIONE e NON IMPOSIZIONE al tavolo negoziale.
Infine, per completezza di informazione diciamo anche che poco ci convince il fatto che l’Amministrazione, per giustificare il suo maldestro tentativo di giungere ad una conclusione. qualsiasi essa sia, chiami in causa la pressione del Ministro perché i dirigenti scolastici conoscano la fascia di complessità prima della mobilità.
La volontà del Ministro è certamente condivisibile ed auspicabile ma ci rifiutiamo di credere che il Ministro sia a conoscenza del prezzo che l’Amministrazione vorrebbe far pagare ai Dirigenti Scolastici, imponendo una proposta NON CONDIVISA, solo per nascondere la loro INERZIA.
Lo slittamento dei termini per la domanda di mobilità, quindi, per DIRIGENTISCUOLA, oltre che dare respiro a chi deve prendere decisioni importanti per il massiccio dimensionamento che ha interessato più regioni italiane, potrebbe rappresentare anche uno spazio di ricomposizione ma SOLO SU POSIZIONI CONDIVISE che non mortifichino le scuole ed i Dirigenti Scolastici con arretramenti retributivi!
Conclude il presidente Attilio Fratta: “sarebbe opportuno che il Ministro smentisse o chiarisse quanto affermato dal dott. Greco e convocasse le parti, alla sua presenza“.