In queste ultime ore tutta la stampa nazionale – specializzata e non – ha dato notizia della sospensione delle prove orali del concorso a posti di dirigente scolastico in Campania, in programma dal prossimo 14 aprile. L’avviso di sospensione, nelle more del reperimento di un nuovo commissario che sostituisca un componente dimissionario della commissione, segue settimane di roventi polemiche, durante le quali sono stati presentati ricorsi al TAR, esposti in procura, una denuncia per falso, una segnalazione di mancata tutela di una candidata disabile e interrogazioni parlamentari. Come da sperimentato e triste rituale quando si parla di concorsi a dirigente scolastico, non possiamo in questa sede che limitarci a ribadire che sarà ovviamente la magistratura a fare luce sulle presunte irregolarità commesse.
Cercando di proporre una riflessione che vada oltre la contingenza, quanto accaduto spinge DIRIGENTISCUOLA a sostenere, quale associazione sindacale-professionale rappresentativa, che le procedure di reclutamento dei dirigenti scolastici vanno oggi profondamente riviste, poiché non è più tollerabile che l’azione amministrativa venga irrimediabilmente bloccata dai contenziosi, i quali negli ultimi anni si sono trasformati – nell’Italia dei diritti di tutti e dei doveri di nessuno – in una sorta di ineluttabile atto endoprocedimentale.
Agli osservatori più attenti non sfuggirà che l’interesse di DIRIGENTISCUOLA alla sofferenza amministrativa del MIM non nasce oggi, bensì dall’oramai storica consapevolezza dell’incapacità o volontà ministeriale di garantire un dirigente scolastico a ciascuna scuola.
In questa ottica, al di là delle quotidiane interlocuzioni con gli uffici del MIM sui problemi delle scuole e dei dirigenti scolastici, trovano motivazione la nostra richiesta di estensione ai dirigenti scolastici dell’emendamento 4.47 al D.L. Zangrillo sulla PA in tema di mobilità intercompartimentale, diretto a favorire il transito a domanda verso altre amministrazioni, con gli effetti di liberare posti per la mobilità interregionale e determinare assunzioni di personale più giovane già in attesa nelle graduatorie; la nostra proposta di rivedere l’istituto dell’incarico temporaneo di presidenza, attingendo per gli incarichi di reggenza al personale docente già inserito nelle graduatorie dei concorsi riservati e ordinari a dirigente scolastico; la nostra richiesta di estensione ai dirigenti scolastici del riscatto agevolato dei corsi di studio, per favorire l’accesso alla quiescenza – creando posti per la mobilità verso le regioni del sud a beneficio dei colleghi lontani da casa – e sostenere il turn-over nelle regioni del nord con personale già presente nelle graduatorie.
Ma gli ultimi eventi ci spingono – come sopra anticipato – a una riflessione ancora più radicale, volta a immaginare il superamento dei sempre più vacillanti e malfermi concorsi per esami a dirigente scolastico ovvero a dirigente tecnico: la costruzione di un sistema di progressione di carriera verso i ruoli superiori – esclusivamente per titoli – del personale docente.
DIRIGENTISCUOLA, nel rigoroso rispetto dell’accesso ai pubblici uffici mediante concorso – come imposto dall’articolo 97 della Costituzione – propone al MIM di costituire un tavolo di confronto per dare corpo a un sistema che permetta di superare il vulnus praticamente automatico determinato dal contenzioso derivante dai concorsi per esami, che sono divenuti assolutamente ingestibili.
DIRIGENTISCUOLA è pertanto pronta, da subito, al confronto con il Ministero dell’Istruzione e del Merito.
“Occorre avere il coraggio di dire con chiarezza che l’attuale sistema di reclutamento non è più all’altezza delle sfide del nostro tempo. È un impianto che troppo spesso si arena in procedure selettive pesanti che prestano il fianco debole ai legali di turno, compromettendo l’efficacia delle procedure di selezione e la stabilità del sistema scuola. Solo attraverso una revisione profonda dei meccanismi di accesso e progressione, sarà possibile garantire che le posizioni apicali nelle scuole siano occupate da figure dotate di comprovata esperienza, competenza e visione, maturata sul campo. È questa la sfida nuova da affrontare e non certamente quella di continuare a “vincere e perdere “ in maniera alterna nelle aule dei tribunali. DIRIGENTISCUOLA è pronta a dare il suo contributo all’innovazione e alle riforme strutturali ” – dichiara il Presidente Fratta