Pubblichiamo la nota che la Presidente del Veneto, Maria Paola De Angelis, ha inviato il 4 u.s. al D.G. del Veneto per stigmatizzare il ritardo nell’attivazione del lavoro agile e lo svolgimento della conferenza di servizio IN PRESENZA del 27 marzo, nel corso della quale l’amministrazione AVREBBE DOVUTO fornire chiarimenti e indicazioni sulle modalità di valutazione dei DS. Numerose le segnalazioni e le proteste dei colleghi presenti giunti da tutto il Veneto:
“Oggetto: RISCONTRO argomenti trattati in occasione della convocazione OO.SS. area dirigenti scolastici di mercoledì 12 marzo 2025 e conferenza di servizio del 27.03.2025 Padova
In riferimento all’oggetto riguardante il Sistema di valutazione dei risultati dei dirigenti scolastici e il Lavoro agile dei medesimi, questa organizzazione sindacale aveva già chiesto in data 10 marzo u.s. l’invio della documentazione afferente le rispettive sue proposte che a tutt’oggi non sono pervenute.
Per quanto concerne il lavoro agile dei Dirigenti Scolastici, previsto dal CCNL per l’area della dirigenza, ci risulta non sia ancora stato pubblicato un modello di richiesta e neanche che sia stata emanata una circolare con l’indicazione dell’inquadramento del lavoro agile, dei destinatari e dei requisiti di accesso, della durata e delle attività che si possono svolgere da remoto, come accaduto in altre regioni. L’illustrazione delle modalità di valutazione dei Dirigenti Scolastici apparsa essenziale già in occasione dell’incontro con le OO.SS. dell’area dei Dirigenti, non è stata di molto più esaustiva nel corso della conferenza di servizio di Padova del 27 marzo.
La scrivente ha in effetti ricevuto numerose lamentele da parte di colleghi che da tutte le province del Veneto si sono spostati, abdicando ai numerosissimi impegni imposti dalla stessa amministrazione, sostanzialmente per acquisire informazioni essenziali in quello che avrebbe potuto essere un momento di importante confronto. Cosa dire della collega che ha esposto dei dubbi relativamente alla tematica e che è stata invitata con tono perentorio a chiedere un appuntamento presso l’USR, quasi si trattasse di una situazione personale piuttosto che di un interesse generale. Mi preme evidenziare che ciascun Dirigente Scolastico risponde ogni giorno e più volte al giorno a richieste da parte del personale con l’unica motivazione di valorizzare tali risorse per il fine ultimo della migliore organizzazione del servizio. Sicuramente anche la tempistica programmata non ha giocato a favore, quando forse sarebbe stato auspicabile garantire una maggiore durata al fine di consentire un dibattito partecipato e una maggiore conoscenza da parte sua dei Dirigenti scolastici del Veneto, considerando l’eccezionalità dell’evento che ha visto la partecipazione di tutti i Dirigenti della regione dalla fine dell’evento pandemico e ai quali magari avrebbe fatto piacere percepire parole di supporto e stima, oltre che di informazione esaustiva su un tema che avrà importanti ricadute sull’aspetto retributivo. La categoria al contrario ha percepito l’evento come mero adempimento burocratico che ha lasciato insoddisfazione ed amaro in bocca”.
Stigmatizziamo e condanniamo i toni perentori che l’Amministrazione ha utilizzato per redarguire chi ha osato chiedere chiarimenti. Convocare in presenza tutti i dirigenti della regione solo perché ordinato dal Ministero senza fornire i necessari e dovuti chiarimenti e/o indicazioni sulle modalità di valutazione della categoria, è mancanza di rispetto della categoria che non deve rimanere silente.