Facendo seguito a quanto annunciato ieri, in data odierna si è riunita la Segreteria nazionale di DIRIGENTISCUOLA per deliberare la posizione da assumere nei confronti della nota prot. n. 1929, emanata ieri dal Capo Dipartimento Versari, terza puntata di un vero e proprio feuilleton – tanto per restare in ambito letterario – che ha generato un crescendo di incertezze e contraddizioni, preludio all’odierna situazione di vero e proprio caos deliberatamente causato dal Dr. Versari.
Pomo della discordia il caso del personale scolastico in malattia, nei cui confronti va sciolto il nodo relativo ai controlli circa l’adempimento vaccinale: verifica sì o verifica no?
Al di là dei pareri forniti dall’Amministrazione, DIRIGENTISCUOLA ha già avuto modo di esprimere la propria posizione: la norma primaria (DL 172/2021) pone l’obbligo vaccinale quale presupposto per lo svolgimento delle attività lavorative.
È noto che la dottrina lavoristica definisca la malattia uno stato di alterazione della salute che provoca un’assoluta o parziale incapacità di svolgere l’attività lavorativa, attenuando il rapporto d’impiego: permane il diritto alla retribuzione ma viene meno la prestazione, ovvero l’attività lavorativa.
Ragion per cui l’amministrazione non può né imporre né verificare l’adempimento dell’obbligo vaccinale a dipendenti che, temporaneamente, sono impossibilitati alla prestazione lavorativa per qualunque motivo!
Sul tema DIRIGENTISCUOLA nel comunicato di ieri ha ribadito un sacrosanto ed elementare principio: i dirigenti DEVONO operare “SECUNDUM LEGEM”
I dirigenti scolastici si trovano inevitabilmente ad un bivio ed alle connesse conseguenze:
- applicare pedissequamente quanto previsto nella nota n. 1929, atto di natura amministrativa contra legem, sapendo che potrebbero essere diffidati e denunciati;
- applicare la norma primaria, “disubbidendo”, quindi e giustamente, al parere/suggerimento di Versari che, come tale, non ha alcun valore e non assicura alcuna tutela in caso di contenzioso.
Ritenendo che i colleghi vadano tutelati nel loro diritto di scelta, visto che lo stesso Capo Dipartimento li invita ad essere pronti ad assumere rischi e decisioni, a scopo precauzionale la Segreteria ha deliberato le seguenti azioni:
- trasmissione di una nota a tutti gli UU.SS.RR. al fine di chiarire che, qualunque sia la posizione assunta dai colleghi a tal proposito, non si configura l’ipotesi di atti antidoverosi (espressione, questa, cara al D.G. dell’USR Marche) e che, quindi, la fattispecie non può essere oggetto di procedimento disciplinare;
- trasmissione di una missiva al Ministro Bianchi per richiedere un incontro urgente che ponga fine a questa conduzione caotica, farcita di suggerimenti e pareri, che, da settembre a questa parte, contribuisce a rendere insostenibile la gestione delle istituzioni scolastiche. Il Ministro non può essere indifferente. Deve intervenire prendendo le decisioni del caso.
Il Presidente Fratta: “Quanta amarezza!! Invece di tutelare e tranquillizzare chi sta in trincea assolvendo anche compiti non propri, l’Amministrazione espone e disorienta. A questo punto il Ministro deve intervenire urgentemente. Questi sono gli auguri e i ringraziamenti dell’Amministrazione!!”