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UN CLIC CHE HA PARALIZZATO LE SCUOLE: IL PARADOSSO DELL’USR LOMBARDIA

UN CLIC CHE HA PARALIZZATO LE SCUOLE: IL PARADOSSO DELL’USR LOMBARDIA

Quando Franz Kafka dava forma nel “Processo” (1915) ai suoi peggiori incubi burocratici, non avrebbe mai potuto immaginare che, in piena digital era, sarebbe stato addirittura superato dalla labirintica impermeabilità amministrativa -versione 4.0, s’intende- di un Ufficio Scolastico Regionale italiano. Ebbene, quello che è accaduto in Usr Lombardia va al di là del bene e del male, come avrebbe chiosato a fine Ottocento un celebre “maestro del sospetto”.

Sembra incredibile ma è vero: a settembre, dopo il concorso riservato per soli titoli che ha portato diversi neo-dsga (oggi funzionari elevata qualificazione) nelle scuole, in Lombardia restano comunque diversi posti scoperti. A questo punto l’Usr Lombardia pubblica in data 14 ottobre 2024 (prot. 5080) un interpello a cui rispondono diversi aspiranti: fra questi, anche lavoratori con profilo di “collaboratore scolastico” dotati dei requisiti richiesti (descritti dalle lettere h-k), che vengono regolarmente assunti e prendono servizio.

E qui la faccenda si complica. Poiché, come sappiamo, ormai è tutto digitalizzato, per poter agire (dunque, ad esempio, pagare gli stipendi ai supplenti, fare ordini di acquisto, saldare i fornitori, ecc.) è indispensabile la registrazione della firma, la cosiddetta “profilatura Sidi” (semplificando, il sistema digitale integrato che fa funzionare amministrativamente le scuole): un’operazione molto semplice che qualsiasi dirigente scolastico, in condizioni di normalità, evade in pochi istanti. Gli interessati ci provano più volte ma non è possibile perché i neo DSGA risultano a sistema come collaboratori scolastici!!

Una sciocchezza! Basta un semplice clic per attivare la funzione! Bisognava, però, che l’USR informasse la Direzione Generale del personale che, a sua volta, avrebbe dovuto impartire disposizioni al responsabile della gestione del sistema. Un’operazione di cinque minuti!!

Passano i mesi e le scuole sono bloccate. Niente stipendi, niente acquisti, niente di niente. Anche pagare un pullman per organizzare una gitarella nella città vicina diventa impresa impossibile, paralizzata da un clic. Scene da fantascienza, con i poveri dirigenti coinvolti (che il personale non possono certo sceglierselo!) fin da subito attaccati al telefono, alla pec e alla peo per cercare risposta dagli Uffici regionali. Hanno sommerso gli uffici dell’USR con decine di richieste e solleciti, oltre a decine di telefonate.

Nessuna risposta per mesi. La solfa è sempre la stessa, con Uffici che anziché supportare e sostenere i colleghi, prima creano il problema, poi li lasciano col cerino in mano. Nemmeno una risposta. Classico comportamento da Ponzio Pilato!!

Pensiamo intanto alle pressioni a cui, in questi mesi, sono stati sottoposti i colleghi!

Una situazione incresciosa e pericolosa, che ha esposto molti dirigenti scolastici a rischi evidenti (provate voi a spiegare gli astrusi ingranaggi del “Sidi” a un lavoratore senza stipendio che deve pagare l’affitto e dar da mangiare ai figli, o a un fornitore impagato da mesi… situazione che peraltro incide sugli indici di tempestività delle Pa e dunque sui profili di responsabilità dei ds). E dire, cosa che fa ancor più rabbia, che sarebbero bastati 5 minuti. Anzi, 30 secondi. A dimostrarlo, in maniera fattiva, è stato l’intervento personale del presidente DirigentiScuola Attilio Fratta al quale i dirigenti disperati il 18/02/2025 hanno inviato per conoscenza una lettera indirizzata al D.G. dell’USR e al Capo dipartimento Palumbo.

Il 20 u.s. – spiega Fratta – nel corso dell’incontro che ho avuto con il Capo di Gabinetto Recinto e il Vice Iannettoni, tra i tanti problemi trattati, ho segnalato anche quello rappresentatomi dai colleghi lombardi. Nessuno sapeva niente, nessuno aveva segnalato al D.G. del personale il problema. Lo ha fatto immediatamente il Gabinetto assicurandomi che nel giro di pochi giorni il problema lo avrebbero risolto …con un clic!  

Se l’USR, a seguito dell’interpello, avesse segnalato immediatamente al Ministero che bisognava attivare la funzione sul SIDI il problema non sarebbe neanche sorto.

La cosa grave è che non lo hanno fatto neanche dopo le suppliche dei dirigenti delle scuole bloccate.

Quello che non possiamo tollerare è il comportamento dell’USR e, ancora di più l’impunibilità dei responsabili incoscienti e indifferenti di fronte a tutte le difficoltà dei colleghi. Un DS, per molto meno, sarebbe già stato licenziato dallo stesso USR!!

L’incubo dei colleghi è finito, ma qualcuno deve pagare!! E mi auguro che il Ministero si attivi.” 

 

 

 

 

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