Il dicastero di Viale Trastevere ci ha abituati già da tempo all’ormai ridondante ritornello che richiama la necessità di un dirigente per ogni scuola.
Più che uno slogan, un mantra. Peccato, però, che il sistema sia talmente allo sbando da necessitare di ben altro che di suggestioni: i risultati delle prove Invalsi parlano chiaro.
È ormai impellente la necessità di intervenire con azioni concrete, efficaci, che ristrutturino la scuola italiana dalle radici…cominciando dall’apice!
La dirigenza scolastica, da troppo tempo lasciata sola in balia di una mole enorme di problemi che DIRIGENTISCUOLA ha denunciato da tempo immemore, rischia di ritrovarsi sul groppone ben 250 istituzioni scolastiche – unità più, unità meno – da gestire in reggenza, in aggiunta all’istituzione di titolarità. A danno, non solo, della qualità del lavoro dirigenziale, ma dell’intera comunità scolastica e, quindi, della qualità del servizio erogato agli utenti. Con buona pace delle prove Invalsi…
DIRIGENTISCUOLA non si arrende alla logica di un’Amministrazione che ignora completamente problemi di proporzioni tali da minare le fondamenta del sistema. Non si arrende, soprattutto, perché in tutto ciò non c’è niente di quel Merito che si potrà valorizzare solo se, ai buoni propositi, si faranno seguire i fatti.
In data odierna è stata trasmessa l’ennesima lettera aperta al Ministro Valditara, e, per conoscenza, al Presidente del Consiglio Meloni ed al Ministro per la Pubblica Amministrazione Zangrillo, sollecitando gli opportuni interventi per la copertura di tutte le sedi che rimarranno vacanti, al netto dell’esaurimento della graduatoria concorsuale.
Nel documento trasmesso vengono illustrate anche le proposte da mettere in atto per assicurare, al contempo, un riequilibrio nel trattamento di situazioni ingiustamente discriminate a fronte di discutibili scelte legislative poste in essere negli ultimi mesi. Anche questo aspetto, del resto, dovrebbe essere prioritario interesse dell’Amministrazione…