Dopo il 31 dicembre, dopo la scadenza della rilevazione della rappresentatività, è finita la rabbia dei presidi, l’emergenza salariale, la protesta contro le molestie burocratiche, ecc…
Non sorprende, quindi, che le molestie burocratiche, anziché diminuire, siano aumentate con un aggravio non solo di lavoro ma anche di responsabilità su un tema molto sentito come quello della salute che richiede la massima attenzione.
Una nuova tegola piomba sulla testa dei dirigenti scolastici e degli uffici di segreteria, già ridotti allo stremo delle forze e costretti a barcamenarsi tra tante incombenze. All’approssimarsi della scadenza del 10 marzo degli adempimenti vaccinali riguardanti i minori di sedici anni previsti dalla legge 4/12/2017 n. 172 è stata pubblicata la nota n. 467 del 27/02/2018 con le indicazioni operative, per l’anno corrente e per il prossimo, distinguendo fra le regioni e province autonome presso le quali non sono istituite anagrafi vaccinali e quelle in cui sono state istituite e hanno adottato la procedura semplificata.
Tanti i problemi e non di poco conto:
- Aggravio di lavoro.
- Tempistica a dir poco impossibile
- Scarse le informazioni . ( Quali sono le regioni con l’anagrafe vaccinale? Hanno deciso di adottare la procedura semplificata? Chi ce lo deve comunicare?
- Domande in alcuni casi ancora senza risposta).
- Procedure di comunicazione, contenute nell’allegato, estremamente complicate.
- Viene riconfermato al Dirigente Scolastico l’onere di escludere i bambini dell’infanzia non in regola con gli obblighi vaccinali: mancava, tra le responsabilità e le incombenze, il buttafuori!
DIRIGENTISCUOLA nel mentre ha predisposto una guida pratica che pubblica insieme all’allegato tecnico, farà le dovute rimostranze nell’ incontro sulla SEMPLIFICAZIONE previsto per il 9 p.v. e convocato dopo la vibrata protesta e minaccia di denuncia per condotta antisindacale. Altro che SEMPLIFICAZIONE! Questa è COMPLICAZIONE!
Fa piacere leggere che anche qualche altra sigla ritorna a dire BASTA! Verificheremo il 9 se intende veramente reagire e come, oppure calmare solo gli animi esasperati dei propri soci che legittimamente e giustamente protestano perché non si sentono tutelati. Non vorremmo assistere al solito inutile e svilente giro di tavolo. Alle mancate promesse e impegni assunti dall’Amministrazione il 14 settembre bisognerà reagire in modo determinato e, possibilmente UNITI.