Com’è noto, venerdì 17 dicembre il Capo Dipartimento Versari ha trasmesso ulteriori pareri nel tentativo di fornire ai dirigenti scolastici i richiesti chiarimenti in merito alla nota n. 1889 del 7 dicembre u.s. Ne è risultato un documento (nota prot. n. 1927 del 17.12.2021) condito da contemplazioni poetiche legate alla malcelata mordacità di chi vuole reagire a critiche evidentemente non incassate. Critiche che, nella missiva trasmessa in data 15.12.2021, erano volutamente finalizzate a richiamare l’Amministrazione al suo ruolo in merito all’emanazione di una normativa secondaria che non lasci spazio a fantasiose interpretazioni e che, soprattutto, sia tale da fornire una valida guida a chi le norme è chiamato ad applicarle quotidianamente, assumendosene la responsabilità.
È evidente che quest’obiettivo il Ministero non riesce proprio a centrarlo, perché la nota emanata venerdì scorso ha acuito quell’incertezza e quei dubbi che, francamente, ci auguravamo venissero dissipati. La categoria si trova, oggi, di fronte ad indicazioni ministeriali di dubbia legittimità, ma, soprattutto, si sente esposta e richiede tutela.
DIRIGENTISCUOLA non si è mai sottratta ai propri doveri di tutela nei confronti dei soci, prova ne sia – solo per citare l’episodio più recente – il caso Marche, verificatosi proprio a causa di errate indicazioni da parte del relativo USR circa la gestione dei soggetti privi di green pass in sede di stipula dei contratti di lavoro e presa di servizio. Indicazioni, a loro volta, nate da un deciso fraintendimento di quanto detto verbalmente dal Capo Dipartimento nella conferenza di servizio del 31 agosto u.s.
In quell’occasione, a dispetto delle discutibili posizioni di taluni che hanno indotto in errore i propri soci pur di non mettersi in contrasto con l’Amministrazione, DIRIGENTISCUOLA ha fornito la corretta lettura del dato normativo, ribellandosi all’ingiusto procedimento disciplinare avviato nei confronti di un collega reo di aver applicato la legge, anziché le illegittime disposizioni dell’USR.
Di conseguenza, oltre ad aver fornito la necessaria tutela al collega in sede di audizione difensiva, è stata mobilitata la task force, all’esito della quale DIRIGENTISCUOLA ha potuto annunciare con forza: nessuno sarà più solo!
Anche in quest’occasione DIRIGENTISCUOLA ha dato ai propri soci una precisa linea d’azione, una lettura della fattispecie che induce a comportamenti coerenti con il dato normativo. Superfluo il richiamo alle ovvie azioni di tutela che conseguiranno laddove fossero attribuite ingiustificate colpe a chi non ha fatto altro che applicare la legge.
Prendiamo atto che, nel panorama sindacale, anche altre sigle comincino a promettere tutela alla categoria abbandonando accomodanti posizioni da yes man nei confronti dell’Amministrazione.
Questa volta è proprio il caso di dire che…DIRIGENTISCUOLA non è più sola!