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VESSAZIONI E ABUSI ANCHE IN PIEMONTE: LA LOTTA DI DIRIGENTISCUOLA PER LA DIFESA DELLA DIRIGENTE SCOLASTICA

VESSAZIONI E ABUSI ANCHE IN PIEMONTE: LA LOTTA DI DIRIGENTISCUOLA PER LA DIFESA DELLA DIRIGENTE SCOLASTICA

L’azione di tutela del sindacato contro molestie e vessazioni da parte di alcuni DD. GG. degli UU.SS.RR. continua senza sosta. Dopo le vicende del Lombardo-Veneto, la situazione in Piemonte sembra addirittura degenerare.

DIRIGENTISCUOLA ha inviato  al Direttore Generale del Piemonte e al Ministro una pesante missiva, portando alla luce una serie di atti che rasentano il mobbing nei confronti di una dirigente di Torino. Quattro anni di continue richieste di chiarimenti, in risposta a lettere provenienti da alcuni membri del personale scolastico, chiaramente protetti dalla solita sigla sindacale, hanno costretto la dirigente scolastica a rispondere per iscritto, perfino direttamente agli esponenti ovvero ai docenti, inviando documentazione e subendo il peso di toni inquisitori da parte della dirigente dell’ambito territoriale.

L’intento dell’amministrazione appare ormai palese: da un lato, il tentativo di “farla cadere sul campo”, dall’altra il desiderio di accontentare gli interessi della sigla sindacale che, pochi giorni fa,  si è vista rigettare un ricorso per condotta antisindacale con storica condanna alle spese per lite temeraria. E, a far da sfondo a questa situazione, un DG che, dopo aver tollerato per oltre due anni lo strapotere esercitato dai suoi dirigenti territoriali, dispone perfino una ispezione per rincarare la dose.

Ma non è solo la dirigente dell’ambito territoriale di Torino a interpretare il suo ruolo in modo distorto. La tendenza inquisitoria e l’abuso di potere nei confronti dei dirigenti scolastici non è una prerogativa isolata, ma un fenomeno che sta crescendo in Italia. Se il DG del Piemonte è disposto a farsi surclassare, per motivi che possiamo solo ipotizzare, DIRIGENTISCUOLA, al contrario, non ha alcuna intenzione di lasciare sola una Dirigente Scolastica che, oltre a dover affrontare la gestione di un istituto molto complesso, deve rispondere a richieste indebite riguardo ogni sua scelta gestionale.

Questo è ciò che la collega ha affrontato dal 2021 a oggi, nonostante avesse chiesto per anni la mobilità, richiesta che le è stata però negata, e nonostante abbia resistito con determinazione e abbia dimostrato di non voler cedere né il suo ruolo né la scuola a un manipolo di soli nove docenti sobillatori, protetti dalla solita sigla sindacale, che operano dietro il paravento dei loro titoli di educatori. In Piemonte, evidentemente, si è deciso di far cadere la dirigente, puntando su azioni plateali che rafforzano le ragioni di questi sobillatori. In tredici anni, quella scuola ha cambiato ben tredici dirigenti, ma il solito gruppo di privilegiati, protetti dal sindacato e dall’amministrazione, è rimasto immutato e arroccato nei privilegi che, paradossalmente, lo stesso sindacato che li rappresenta ci esorta quotidianamente a combattere!

La misura è colma! Se non si pone fine a questa storia di illegalità e ingiustizia ai danni della DS, la task force è pronta ad intervenire nuovamente. Se il DG del Piemonte vuole abdicare al suo ruolo, lo faccia pure. Ma DIRIGENTISCUOLA non abbandonerà la collega. Dopo la vittoria della collega davanti al Giudice del Lavoro, invece di cedere, il DG del Piemonte alza il tiro con una visita ispettiva che chiediamo venga annullata immediatamente. La Dirigente ha ampiamente dimostrato la sua correttezza gestionale e il rispetto delle norme, anche davanti al giudice del lavoro. Il calvario, che dura ormai da quattro anni, si fa sempre più insostenibile: visite, interrogatori, richieste di documenti che distolgono la Dirigente dal suo lavoro.

Il 4 marzo, invece di porre fine all’ispezione, la titolare del mandato ha passato ogni limite. Ha chiesto alla Dirigente una montagna di documenti risalenti anche al 2019:

  • “Verbali Consiglio di Istituto dall’ a.s. 2019-20 all’a.s. 2024-25 alla data di trasmissione;
  • Direttiva al DSGA per gli a.s. 2023-24 e 2024-25;
  • Procedura rilascio permessi entrata posticipata e uscita anticipata degli studenti per gli a.s. 2023-24 e 2024-25;
  • Procedura sospensioni allievi formalizzata e resa nota all’utenza interna ed esterna, numero di sanzioni comminate per gli a.s. 2023-24 e 2024-25 e relative evidenze documentali;
  • Numero incarichi aggiuntivi affidati ai docenti per gli a.s. 2023 -24 e 2024-25 e relative evidenze documentali (nomine formali);
  • Bando PCTO estero: Fondi Strutturali Europei – Programma Operativo Nazionale “Per la scuola, competenze e ambienti per l’apprendimento” 2014- 2020. Asse I – Istruzione – Fondo Sociale Europeo (FSE). Asse I – Istruzione – Obiettivi Specifici 10.2 e 10.6 – Azioni 10.2.2A e 10.6.6B– Avviso pubblico prot. n. 25532 del 23/02/2024 –Percorsi formativi di lingua straniera e percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento (PCTO) all’estero. Codice identificativo Progetto: 10.6.6BI-FSEPON-PI-2024-7 CUP: F11B24000050006;
  • Verbali di insediamento e lavori della commissione relativi al Bando PCTO estero, di cui al punto precedente;
  • Esito dell’intera procedura del Bando PCTO estero (numero, denominazioni e caratteristiche delle figure richieste per ciascuno dei percorsi previsti, dei percorsi attivati e di eventuali percorsi non attivati con relative evidenze documentali);
  • Evidenze rettifica pagamenti sopra soglia per le figure di Tutor e Orientatori D.M. 63 del 5 aprile 2023 relativi all’a.s. 2023-24”.

 

La solita “pesca a strascico”: bisogna trovare assolutamente qualcosa per colpire la Dirigente alla quale bisogna porre fine.

DIRIGENTISCUOLA  oltre che a chiedere al D.G. Suraniti di porre immediatamente fine alla pesca a strascico, ha chiesto al Ministero dell’Istruzione e del Merito di disporre un’ispezione nei confronti dell’USR Piemonte e di prendere provvedimenti severi contro i responsabili di questo disegno criminoso.

Considerato che il fenomeno è in espansione ha anche inviato al Ministro un dettagliato dossier dal quale si evince, ictu oculi, la gravità del fenomeno in un continuo crescendo. Invece di stare al fianco dei dirigenti alcuni DD.GG. li perseguitano per mesi e anni fino all’esasperazione. Evidentemente non hanno la ben che minima idea di cosa vuol dire gestire OGGI una istituzione scolastica, della gravità dei carichi di lavoro e delle connesse responsabilità. Sarebbe anche ora che il Ministro si rendesse conto che tutti coloro che lavorano al Ministero e negli uffici periferici devono prima lavorare per almeno cinque anni nelle scuole come dirigenti.

“Questa licenza di uccidere impunemente – conclude il Presidente Fratta – deve finire. I Dirigenti scolastici hanno bisogno di serenità, di tranquillità e devono avere il supporto dell’Amministrazione. E’ ora che la categoria reagisca, se necessario, anche con azioni eclatanti al motto di tutti per uno e uno per tutti. E’ solo l’unione che fa la forza. Una categoria divisa può essere facilmente attaccabile”.

 

 

 

 

 

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