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Fissato l’incontro- confronto tra DIRIGENTISCUOLA e il Ministro Bianchi

Fissato l’incontro- confronto tra DIRIGENTISCUOLA e il Ministro Bianchi

Il Ministro ha mantenuto la promessa concordando con il Presidente Fratta l’incontro per il 25 agosto alle ore 11.00

All’atto della firma del protocollo per la sicurezza DIRGENTISCUOLA subordinò la firma all’incontro con il Ministro Bianchi per le  problematiche inerenti il D.L. 111 e le pendenti criticità della dirigenza scolastica.

Nel corso dell’incontro saranno trattati gli argomenti sotto riportati estrapolati dalla nota inviata  al Ministro   E’ stato concordato già  un eventuale aggiornamento qualora il tempo a disposizione non dovesse essere sufficiente:

“Argomenti da trattare:

Premesso che l’incontro scaturisce dalla firma del protocollo di sicurezza e dal conseguente impegno dell’On. Ministro di un incontro, aggiungo che per tutti gli argomenti sotto elencati, ho inviato ampia documentazione chiedendo risposte ed interventi che, però non sono mai pervenuti, motivo per il quale il C.N. della DIRIGENTISCUOLA ha deliberato lo stato di agitazione e la disobbedienza civile con una prima manifestazione alla quale hanno partecipato i dirigenti sindacali di tutte le regioni.

Gli argomenti che riguardano la categoria ma anche, se non soprattutto la scuola italiana, possono essere divisi in due filoni:

  • Argomenti prioritari legati all’inizio dell’anno scolastico:
  • L. 111 – Green pass – controlli sanzioni e responsabilità dei dirigenti scolastici.
  • Nota tecnica del Capo dipartimento Versari del 13 agosto; nota che ho chiesto, con ampia argomentazione di ritirare.
  • Affidamento nuovi incarichi dirigenziali per i quali ho inviato una nota di richiesta  di chiarimenti e controlli. Nel mentre il Legislatore, vista  l’emergenza in atto, cambia i parametri del dimensionamento per assicurare ad ogni scuola un DS e un DSGA, non solo non vengono assegnate le 376 sedi, ma addirittura ne vengono accantonate 34, a 54 dirigenti viene data la proroga e mancano all’appello per differenza 44 sedi ….il tutto mentre il Ministro assicura UNA SCUOLA UN DIRIGENTE. Ci sono ancora pochi giorni per intervenire!!  Ho chiesto chiarimenti e controlli sulle 54 proroghe per verificare i requisiti previsti dalla legge. AD OGGI NESSUN RISPOSTA!
  • Argomenti che riguardano in primis la dirigenza, che sono stati ampiamente illustrati e documentati sin dal primo incontro con il Ministro e per i quali, in assenza di interventi, seppure promessi, è stato proclamato lo stato di agitazione; problemi per i quali urgono un cronoprogramma e impegni precisi dell’Amministrazione. Possono essere raggruppati in tre punti:
  • Convocazione del tavolo della dirigenza i cui lavori, anche avanzati, non sono stati più ripresi dall’attuale legislatura. Tavolo che il Ministro Bianchi ha anche costituito in diretta durante un incontro ma che il Dr. Fiorentino, coordinatore della delegazione di parte pubblica, nonostante esplicita richiesta del Ministro non ha mai convocato. Allorquando, dopo tanti miei solleciti, lo ha convocato con la presenza dell’ANIEF, sigla di comparto che non ha alcun diritto di sedersi al tavolo dell’area: un’ autentica provocazione alla quale DIRIGENTISCUOLA ha reagito con la manifestazione dell’8/07/2021.
  • Emanazione del provvedimento, già in bozza, presentato al Ministro nel corso di un incontro, di ELIMINAZIONE di gran parte delle 53 “molestie burocratiche”, peraltro inutili. Il tavolo della semplificazione fu costituito dal Ministro Fedeli; lavorò alacremente; individuò ben 53 inutili adempimenti – alias  molestie – che dovevano essere eliminate. Con il cambio di legislatura e alcune strategie di affossamento, il provvedimento non fu più emanato.
  • Problematiche di cui al verbale di conciliazione che DIRIGENTISCUOLA ha sottoscritto nel corso dell’attuale legislatura in data 20/12/2019 ma che a causa dell’emergenza COVID non è stato onorato.
  • Applicare gli istituti contrattuali del vigente CCNL inerenti il FUN e le fasce di posizione delle scuola: a due anni dalla firma del CCNL …ancora non si muove foglia.
  • Rinnovo del CCNL 2018/2021 soprattutto per:
  1. Urgente modifica degli istituti contrattuali della mobilità previsti per concorsi regionali e erroneamente applicati al concorso nazionale del 2017 con le drammatiche conseguenze che non solo potevano essere evitate, ma almeno rimosse con la modifica degli inerenti istituti contrattuali.
  2. Onorare l’impegno dell’allineamento retributivo assunto dal Governo e per il quale il Parlamento aveva previsto, nella legge di bilancio del 2018, 96 milioni l’anno in modo da accantonare i circa 400 milioni necessari.
  3. Porre fine ad una consolidata anomalia: rinnovare il CCNL non dopo la scadenza – il CCNL 2018/2021, ancora non rinnovato, sta per scadere e la contrattazione per il rinnovo inizierà dopo la scadenza!! Il che non è normale!”

Il Presidente Fratta: “Se sono rose fioriranno! Intanto grazie alla strategia adottata, non recepita da tutti i colleghi, siamo riusciti ad avere l’incontro. Con il Ministro sono stato molto chiaro. I problemi legati all’avvio dell’anno scolastico vanno risolti subito e con precisi impegni. Per tutti gli altri problemi bisognerà approntare un cronoprogramma programmando una serie di incontri. I problemi sono tanti e si sono accumulati negli anni oltre che incancreniti. Di certo la responsabilità o la colpa non può essere imputata al Ministro Bianchi, ma l’impegno a risolverli si, ben  sapendo che colpevoli e responsabili cercheranno di ostacolare le soluzioni con tutte le strategie possibili. Ma se la categoria sarà compatta ce la faremo. Non sarà facile e ci vorrò del tempo, ma possiamo farcela.  Solo a queste condizioni sarà revocato lo stato di agitazione della categoria con tutte le manifestazioni programmate.  Dipenderà solo dall’Amministrazione e dal Ministro. Intanto abbiamo già programmato il C.N. per l’11 e il 12 settembre. Delle due l’una: o revocheremo lo stato di agitazione, o delibereremo manifestazioni e azioni di lotta ad oltranza ricorrendo anche alla disobbedienza civile pur di ridare dignità alla categoria.”

 

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