Ieri, 29/04/2021, la delegazione DIRIGENTISCUOLA ha incontrato i vertici del Ministero per analizzare e verificare la possibilità, con incontri separati, gli annosi problemi della categoria che si trascinano da anni e che vanno risolti in tempi rapidi. In sintesi i problemi affrontati, nell’ordine, con le varie figure istituzionali:
MINISTRO BIANCHI
- AFFIDAMENTO INCARICHI DIRIGENZIALI E MOBILITA’
Prima di prendere in considerazione possibili soluzioni, il Ministro ha voluto sapere, per avere un quadro chiaro della drammaticità della situazione, perché si è creata una situazione così complessa e dalla quale è difficile uscire, specie per quanto concerne la Campania. E’ stata, quindi, fatta una analisi della gestione dei concorsi del 2011 e del 2017, individuando le anomalie, le irregolarità e i responsabili sia dell’Amministrazione che politici e non, ovvero di quanti hanno creato una situazione che ha causato ingiustizie di ogni genere. Il Presidente Fratta, dopo aver sottolineato il dramma di tante famiglie ed i problemi che aumenteranno con la imminente mobilità e conseguente affidamento dei nuovi incarichi, ha chiesto al Ministro di individuare i responsabili che non possono rimanere impuniti, di trovare una soluzione immediata e coraggiosa e di illustrare, soprattutto alla delegazione degli interessati presenti, cosa e se è possibile fare senza promesse e illusioni come è successo negli ultimi due anni.
Il Ministro non ha potuto fare altro che confermare quanto DIRIGENTISCUOLA ha detto da sempre: trattasi di materia contrattuale. La sede preposta è la negoziazione e la contrattazione che può avvenire solo tra le parti. Il Legislatore può modificare le norme, non gli istituti contrattuali. Non vi è alcuna necessità di modificare la norma che regola la durata triennale del contratto, ovvero il D.l.vo 165/2001 se non si confonde la durata del contratto con la sede di servizio. Vanno modificati gli istituti contrattuali della mobilità non fosse altro perché obsoleti, ovvero previsti per i concorsi regionali e applicati per il concorso nazionale. Fossero state costituite le graduatorie regionali da quella nazionale, come proposto da DIRIGENTISCUOLA, non sarebbe successo niente, non ci sarebbero stati circa 1.200 esiliati.
Dopo aver evidenziato, con molta onestà, che i tempi sono molto stretti, il Ministro ha ringraziato e ha assicurato il suo impegno per una possibile soluzione coinvolgendo il Ministro Brunetta al quale spetta l’emanazione di un atto di indirizzo e la possibilità di una sezione di contrattazione separata vista la drammaticità della situazione. Spetterà poi alle OO.SS. sedersi al tavolo e individuare soluzioni ovvero modificare gli attuali istituti contrattuali.
- ALLINEAMENTO RETRIBUTIVO – OVVERO PEREQUAZIONE
Essendo il problema ben noto e avendolo trattato il giorno precedente nell’incontro con tutte le OO.SS. rappresentative, DIRIGENTISCUOLA ha consegnato al Ministro la piattaforma contrattuale proposta da DIRIGENTISCUOLA evidenziando, nel corso dell’illustrazione, i prospetti inerenti le vergognose differenze retributive tra i dirigenti scolastici e i colleghi di pari fascia e il fabbisogno per allineare le retribuzioni.
- SEDI NORMODIMENSIONATE
Secca la richiesta e l’interrogativo di DIRIGENTISCUOLA. Che senso ha la modifica dei parametri se poi l’Amministrazione non assegna le 392 sedi normodimensionate? A chi saranno assegnate? Essendo normodimensionate non possono essere date in reggenza, a meno che la graduatoria del concorso sia esaurita! Ma non lo è! Quindi le sedi vanno messe a disposizione prima per la mobilità con le regole in vigore all’atto della mobilità, e poi assegnate alla graduatoria del concorso che si esaurirebbe con buona pace di tutti.
Infine il Ministro ha assicurato di aver studiato il dossier consegnatogli nel corso del precedente incontro, di conoscere quindi le problematiche della dirigenza, di condividerle assicurando il proprio impegno per la soluzione.
CAPO DIPARTIMENTO VERSARI
E’ stato chiesto, dopo la presentazione dei principali problemi, l’intervento per:
- Eliminare le disparità di trattamento e di comportamento degli UU.SS.RR.: non si può continuare a ruota libera!
- Individuare abusi nell’uso indiscriminato e intimidatoria delle ispezioni disposte anche sulla scorta dei esposti anonimi ovvero senza alcuna verifica dell’identità dei firmatari (emblematico il caso del Veneto dove un genitore, firmandosi come presidente del Consiglio di Istituto, per delirio di onnipotenza, firmava esposti predisposti da quanti dovevano infangare la dirigente). L’ispezione non solo deve essere circoscritta ma non può durare 5 mesi con circa una decina di interrogatori di tre ore cadauno della dirigente di prima nomina che avrebbe voluto vedere l’Amministrazione al suo fianco. In presenza di esposti l’Amministrazione deve prima chiedere relazioni e/o spiegazioni al dirigente e poi eventualmente disporre ispezioni sbattendo il mostro in prima pagina.
- Idem per gli abusi o l’uso indiscriminato delle sanzioni disciplinari, spesso vere e proprie spedizioni punitive da parte di qualche dirigente dell’UDP che soddisfa la propria libido repressa sanzionando i dirigenti. Questo succede soprattutto in due regioni.
- Dopo aver acquisito la disponibilità del Dr. Greco, alla soluzione del problema e alla eliminazione di un sistema che solo una mente ammalata, ovvero gli interessati a creare problemi per creare dipendenza, hanno partorito, il problema è stato rappresentato anche al Capo dipartimento chiedendogli di convocare le parti per la sottoscrizione del CIN, ora possibile grazie alla previsione del vigente CCNL d’Area, al fine di uniformare su tutto il territorio nazionale le retribuzioni di posizione e di risultato ponendo così fine alla giungla. Soprattutto bisogna corrispondere il dovuto dal primo mese di assunzione. Quello che è successo in questi anni e che persiste ancora non deve più verificarsi. Il Dr. Versari, al quale è stato consegnato il dossier già presentato al Ministro ed i prospetti inerenti le risorse per la perequazione, si è impegnato a risolvere il problema in tempi rapidi.
DIRETTORE DEL PERSONALE SERRA
Problema principale le 392 sedi che, grazie ai nuovi parametri, sono diventate normodimensionate. Il Dr. Serra, con argomentazioni sistematicamente confutate, ha manifestato la volontà di non rendere disponibili le 392 sedi per la mobilità e per i nuovi incarichi. Trattandosi di un incontro interlocutorio e persistendo la volontà dell’Amministrazione, il Presidente Fratta gli ha sollecitato la fissazione della data per il richiesto confronto sugli organici prima che scadano i previsti 15 giorni previsti dal CCNL. Invitando il Dr. Serra ad approfondire la tematica l’incontro è stato aggiornato.
“Una giornata intensa – commenta il Presidente Fratta – ma produttiva. Finalmente dopo anni di immobilismo siamo riusciti a trattare con i vertici dell’Amministrazione, quasi tutti i problemi più urgenti che attanagliano la categoria da anni. Tutti gli interlocutori, in primis il Ministro, si sono dimostrati sensibili promettendo il loro impegno. L’invio della annunciata lettera al Ministro dell’Economia Franco per reperire le risorse per la perequazione è un segnale molto positivo. C’è solo da augurarsi che chi è interessato a tenere la categoria nello status quo per la ben nota dipendenza, non remi contro. Ma questo dipende soprattutto dalla stessa categoria ovvero da quanti continuano a non vedere l’evidenza senza rendersi conto che sovrano è il popolo!”