A seguito dello stralcio, dal DDL bilancio 2021, dell’art. 176, relativo alla richiesta di rinvio della rilevazione della rappresentatività, il Governo ha pensato bene di ricorrere allo strumento del decreto-legge: il tentativo di rinvio, uscito dalla porta, è rientrato dalla finestra ed il testo stralciato è stato pedissequamente riprodotto nell’art. 15 del D.L. 30 novembre 2020, n. 157. DIRIGENTISCUOLA aveva già denunciato la cosa in un precedente comunicato, sottolineando come, per far andare a buon fine l’inganno, si sia ricorsi ad una tipologia di atto normativo immediatamente efficace, che decade solo in caso di mancata conversione in legge entro 60 giorni. Tale arco temporale è previsto dalla nostra Carta costituzionale che, all’art. 77, specifica che in casi straordinari di necessità ed urgenza il Governo adotta, sotto la sua responsabilità, provvedimenti provvisori con forza di legge.
Non è dato sapere, nel caso in esame, in cosa possa ravvisarsi quella necessità ed urgenza posta dalla Costituzione quale condicio sine qua non per il ricorso al decreto-legge, strumento di cui ci sembra si stia abusando, ponendo in essere atti di dubbia legittimità costituzionale.
Come già fatto per l’art. 176 del DDL bilancio, poi stralciato, ancora una volta DIRIGENTISCUOLA ha trasmesso richiesta di audizione alle commissioni V (Bilancio) e VI (Tesoro e finanze) del Senato, alle quali il DDL di conversione del decreto-legge n. 157 è stato trasmesso in sede referente (A.S. 2031). Analoga richiesta è stata presentata a livello confederale dalla CODIRP.
Ricordiamo alla categoria l’azione promossa da DIRIGENTISCUOLA, relativa alla lettera di protesta contro quello che abbiamo già definito un vero e proprio schiaffo alla democrazia. Vi invitiamo, ancora una volta, a dare massima diffusione all’iniziativa, sollecitando tutti i colleghi alla compilazione del relativo Google form di cui riportiamo il link:
https://forms.gle/KSKg2aQVtNUQNpzy6
Ricordiamo che sarà possibile sottoscrivere la petizione fino a domenica 6 dicembre.