Nel corso dell’incontro del 27/04/2021, con all’o.d.g. rassegna dei principali temi riguardanti i dirigenti scolastici, DIRIGENTISCUOLA ha chiesto con insistenza al Ministro di passare ai fatti. Basta con le solite passerelle paragonabili ad una sorta di terapia di gruppo, dove ognuno elenca i problemi in base agli interessi di parte, ognuno fa seguire roboanti comunicati prendendosi meriti o salendo sul carro dei vincitori, ma nessun problema viene risolto, anzi si incancreniscono e aumentano. Nell’occasione DIRIGENTISCUOLA, invece di ripassare, per l’ennesima volta, in rassegna i problemi dei dirigenti scolastici, ha ricordato al Ministro di avergli consegnato, nel corso dell’incontro del 4/03/2021 tra lo stesso e la delegazione dell’associazione, un corposo dossier con l’elenco di tutti i problemi irrisolti, dossier che il Ministro si era impegnato a studiare attentamente. Ha anche sollecitato la riapertura dei tavoli già avviati dalla ministra Fedeli proiettando, a titolo di esempio, il documento finale del TAVOLO DELLA SEMPLIFICAZIONE con l’elenco di tutte le “molestie burocratiche” che andavano eliminate. Sono passati 4 anni e altrettanti Ministri!
Alla fine dell’incontro del 27/04/2021, il Ministro ha costituito in diretta il TAVOLO DELLA DIRIGENZA affidandone il coordinamento al Capo di Gabinetto Dr. Luigi Fiorentino, invitandolo a iniziare i lavori il prima possibile. “La delegazione di parte pubblica è già costituita, ora tocca alle OO.SS. rappresentative dell’AREA” … parola di Ministro.
Nel successivo incontro del giorno dopo DIRIGENTISCUOLA non solo si è congratulato con il Ministro, ovvero con il decisionismo dello stesso, ma ha anche ripreso gli argomenti più urgenti la cui soluzione non può aspettare oltre.
Ieri pomeriggio, su esplicita richiesta del Presidente Fratta il Capo di Gabinetto ha comunicato che il TAVOLO DELLA DIRIGENZA sarà convocato all’inizio della prossima settimana.
Fine, quindi, delle passerelle! Si passa, dopo anni di richieste, solleciti e pressioni di ogni genere, iniziati con il sit-in, dal DIRE al FARE nella speranza di poter ridare DIGNITA’ alla categoria.